La testimonianza di Federica Grosso, nel suo doppio ruolo di oncologa e paziente COVID-19
La pandemia causata da Coronavirus investe drammaticamente ogni dimensione della nostra vita, da quella individuale a quella sociale. Paure e preoccupazioni nuove rendono visibile più che mai la fragilità della vita di ciascuno di noi. I pazienti oncologici vivono una doppia sfida: quella che riguarda la propria malattia e quella del rischio d'infezione COVID19. Riportiamo di seguito la preziosa testimonianza della dottoressa Federica Grosso, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Paola Gonzato, nella doppia veste di medico oncologo e di paziente COVID-19.
- Dottoressa come ha vissuto da oncologa questa prima fase con i pazienti? Quali le loro maggiori preoccupazioni e richieste? I pazienti oncologici sono realmente a maggior rischio d’infezione e/o di sviluppare la malattia in modo più severo?
- Nella sua esperienza, quanto l'incertezza e la paura dell'infezione COVID-19 hanno inciso e incidono sulle scelte dei pazienti di sottoporsi o rinviare i trattamenti?
- Quanto e in che modo l'informazione può aiutare i pazienti in questo nuovo contesto?
- Considerando che è difficile prevedere oggi la durata dell'emergenza, quali azioni strutturali/organizzative sarebbero necessarie per garantire ai pazienti maggior tranquillità?
- Dottoressa venendo alla sua esperienza come paziente, come si esce, fisicamente e psicologicamente, da questa malattia?
- Quale messaggio si sente di inviare ai pazienti oncologici in primis ma anche a tutti noi, dopo la sua esperienza come paziente Covid?