Focus sull’integrazione fra studi clinici e biologia del tumore
Si è concluso all’Istituto per la ricerca sui tumori pediatrici di Vienna il terzo workshop della rete europea di ricerca traslazionale sul sarcoma osseo. E' intervenuta Ornella Gonzato, presidente Associazione Paola e rappresentante SPAEN
Sì è concluso a Vienna, nella sede dell’Istituto per la ricerca sui tumori pediatrici di Vienna, in Zimmermannplatz 10, il terzo meeting degli specialisti – ricercatori e clinici - della rete europea di ricerca sul sarcoma osseo, con l’obiettivo di fare il punto della situazione e condividere le conoscenze e i risultati raggiunti sia nella ricerca biologica e traslazionale, sia negli studi clinici. L’incontro è stato promosso da ENCCA-WP7, euroSARC, Euro Ewing Consortium, PROVABES, EURAMOS, in seno ai progetti europei per la ricerca finanziati dalla UE.
Presenti all’incontro oltre 70 esperti internazionali, fra ricercatori e clinici che si occupano di osteosarcomi, e una rappresentanza dei pazienti a livello europeo. Fra i numerosi argomenti esaminati, le nuove frontiere della terapia genomica e personalizzata, l’immunobiologia e l’immunoterapia del sarcoma dell’osso, la patogenesi del sarcoma di Ewing, e l’efficacia di alcuni farmaci nel prevenire la disseminazione metastatica dell’osteosarcoma. Tra i principi attivi citati nei diversi studi clinici, Trabectidina, Temsirolimus, Bevacizumab, e il farmaco sperimentale Linsitinib.
In merito agli esiti dell’incontro e ai futuri sviluppi Ornella Gonzato, rappresentante nazionale SPAEN e presidente dell’associazione di pazienti PAOLA onlus, ha così dichiarato: «La ricerca scientifica e lo sviluppo di possibili farmaci stanno finalmente aprendo nuovi scenari anche nel trattamento dei sarcomi ossei. Nuove metodologie di studio e ampie collaborazioni europee negli studi clinici sono fondamentali. Il coinvolgimento dei pazienti in un contesto super specialistico come questo, sottolinea ancora un volta la necessità di lavorare insieme, includendo la prospettiva, i bisogni e le attese del paziente fin dall’inizio. L’informazione corretta, a tutti i livelli necessari, resta un elemento irrinunciabile».
1 ottobre 2015