Scarsa la risposta a pazopanib nei GIST avanzati

6 febbraio 2014

L’inibitore tirosin-chinasico pazopanib, recentemente approvato per il trattamento dei sarcomi dei tessuti molli metastatici, ha dimostrato scarsa efficacia in pazienti colpiti da da tumori stromali gastrointestinali (GIST) avanzati.

È quanto emerge da uno studio di fase II pubblicato sulla rivista Annals of Oncology.

Il farmaco è stato testato su pazienti che avevano già provato il trattamento con imatinib e sunitinib e avevano alle spalle una mediana di tre terapie precedenti.

Secondo gli autori della ricerca i risultati  sono stati deludenti: tutti i partecipanti tranne uno hanno dovuto interrompere il trattamento a causa di una progressione della malattia (in 19 casi) o di una tossicità inaccettabile (4 pazienti). Tuttavia, un paziente con un GIST con deficit di succinato deidrogenasi è riuscito a mantenere la malattia dopo 17 cicli di pazopanib.

«Il nostro studio dimostra che pazopanib in monoterapia ha un'attività marginale in pazienti pesantemente pretrattati con GIST avanzato refrattari o intolleranti a imatinib e sunitinib», scrivono i ricercatori. «Ulteriori studi con pazopanib in combinazione con altri farmaci in questa popolazione sono forse comunque giustificati, visto che pazopanib ha mostrato di produrre un’inibizione molto potente di c-KIT nei test di laboratorio pre-clinici», concludono i ricercatori.

 
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