La Fondazione Paola Gonzato-Rete Sarcoma Onlus collabora alle attività del Consorzio Euro Ewing (EEC), una rete di specialisti, gruppi di ricercatori e clinici coordinata dalla University College London (UCL) appartenente a 20 paesi europei che lavorano insieme per migliorare il trattamento e la sopravvivenza nel sarcoma di Ewing. la Fondazione s’inserisce nell’attività del consorzio in modo operativo su più fronti: dall’informazione alla divulgazione degli studi, dalla partecipazione ai protocolli al finanziamento di giovani ricercatori. Si tratta di un progetto internazionale per coadiuvare la ricerca clinica, dove accanto ai trattamenti, sempre più sicuri ed efficaci per i pazienti, è importante cogliere pienamente ciò che per il paziente costituisce valore. Di qui, la necessità di relazioni tra associazioni di pazienti e ricercatori, per una sempre più stretta collaborazione tra le parti. Gli studi internazionali di grossa entità nascono dalla necessità di raccogliere numeri sufficientemente grandi per ottenere risultati validi.
Che cos'è il Consorzio Euro Ewing e in che modo interagisce con i pazienti?
Fin dalla sua fondazione, l’ECC ha ritenuto essenziale la partecipazione dei pazienti e delle loro organizzazioni (PPI) nella ricerca clinica, coinvolgendo le associazioni di pazienti più attive nell’area dei sarcomi a livello europeo. Tra queste l’Associazione Paola, oggi Fondazione Paola Gonzato Rete Sarcoma ETS, che ha finanziato anche per l’anno 2017-2018 le spese a favore di due giovani ricercatrici per la formazione in laboratori e centri di riferimento europei nella ricerca e nel trattamento del sarcoma di Ewing e prosegue nella partecipazione alle attività. È importante coinvolgere i pazienti per una condivisione delle linee di ricerca perché la loro prospettiva è diversa da quella degli specialisti e il loro coinvolgimento contribuisce a portare l’attenzione sulle priorità per una ricerca centrata il più possibile sui bisogni dei pazienti. Nel Consorzio Euro Ewing i rappresentanti dei pazienti sono coinvolti non solo nella ricerca clinica (quella che riguarda gli studi clinici), ma nella ricerca traslazionale, ovvero quella ricerca che dalla scoperta di laboratorio muove verso la sua possibile applicazione nell’uomo (ricerca clinica). La call del 2018 ha messo a disposizione 100.000 euro da assegnare a due dei progetti candidati; dal canto suo, il Consorzio si è impegnato a condurre le ricerche in tempi brevi e a pubblicarne i risultati entro fine 2019. I pazienti coinvolti e/o i loro rappresentanti (patient advocates), qualificati come “esperti” hanno seguito un percorso formativo assieme ai ricercatori e il parere dei pazienti esperti è andato a integrare quello dell’advisory board esterno di Euro Ewing. All’esperienza partecipavano l’Associazione Paola per i tumori muscolo-scheletrici Onlus e il rappresentante dei patient advocates inglesi.
Quali sono le principali attività dell’EEC?
Dal 2014, le attività dell’EEC sono finanziate dall’Unione europea e comprendono la progettazione, la conduzione e la valutazione di ampi studi clinici internazionali che, per la loro natura e dimensione, mirano a consentire l’accesso al maggior numero di pazienti possibile. Sono due gli studi clinici alla base del programma:
- Euro Ewing 2012
- rEECur
entrambi finalizzati a valutare l’efficacia di differenti trattamenti chemioterapici. In particolare, l’Italia partecipa allo studio rEECur, che mira a comparare quattro diversi regimi di trattamento chemioterapico con l’obiettivo di individuare il regime ottimale, valutandone tossicità ed efficacia, in pazienti con sarcoma di Ewing in ricaduta o resistente alla terapia.
Una panoramica sullo studio REECUR
Gli obiettivi
Lo studio mette a confronto quattro trattamenti, noti anche come regimi o braccia, denominati TC, IT, GD e IFOS. Tali trattamenti sono comunemente usati per il sarcoma ricorrente di Ewing, ma è non noto quale di essi sia il più efficace questo gruppo di pazienti.
Prendere parte
Partecipa allo studio il paziente che ha un sarcoma di Ewing che si è ripresentato dopo il trattamento o che ha un sarcoma di Ewing primario che non risponde alla terapia. È compito del medico esaminare i test diagnostici e le note mediche per verificare se ci sia idoneità a partecipare allo studio.
I trattamenti previsti
1. Topotecan e ciclofosfamide (TC)
2. Irinotecan e temozolomide (IT) In questi due gruppi è previsto che i pazienti ricevano almeno sei cicli di chemioterapia. Ciò significa che ogni tre settimane si effettua la chemioterapia per cinque giorni consecutivi, per sei volte.
3. Gemcitabina e docetaxel (GD) Questo braccio di trattamento è stato interrotto. In seguito alla prima analisi, il braccio GD è stato chiuso al reclutamento. Il comitato di monitoraggio dei dati del rEECur ha formulato questa raccomandazione sulla base del fatto che il regime GD non si è rivelato promettente quanto gli altri bracci, sulla base della risposta e della sopravvivenza libere da progressione. Non sono stati ravvisati problemi di sicurezza. Entro la fine dell’anno saranno presentati i dati dettagliati del trattamento.
4. Ifosfamide (IFOS) Questo gruppo riceve quattro cicli di chemioterapia. Ciò significa che ogni tre settimane effettua la chemioterapia per cinque giorni consecutivi, per quattro volte. Completati i quattro cicli, il medico valuterà se procedere con un ulteriore trattamento.
rEECur è uno studio randomizzato, pertanto il paziente che decide di prendervi parte non ha facoltà di scelta del trattamento cui sottoporsi: è assegnato a caso a un braccio. Tale condotta va a beneficio dell’imparzialità, i risultati dello studio non sono in alcun modo influenzati. Attualmente (maggio 2019), lo studio sta reclutando pazienti presso ospedali di Regno Unito, Spagna, Italia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Francia, Ungheria, Belgio, Polonia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Svizzera, Nuova Zelanda e Australia.
Per approfondire: Euro Ewing Consortiun – rEECur trial
Per eventuali domande su questo studio, si prega di contattare: Cancer Research UK Clinical Trials Unit presso, Università di Birmingham, reecur@trials.bham.ac.uk
IN BREVE, LE FINALITÀ DELL’EEC
- Completamento, in tempi rapidi, di studi significativi e affidabili
- Maggiore accessibilità dei pazienti agli studi
- Acquisizione e condivisione più efficaci delle conoscenze e della loro applicazione nelle cure di routine
- Uso più appropriato delle risorse
- Focus di competenze specialistiche per la cooperazione con l’industria farmaceutica nello sviluppo e nella valutazione di nuovi trattamenti
- Collaborazione fattiva con i partner globali
- Avviare uno studio randomizzato di prima linea in pazienti di tutte le età con ES che definisce gli standard di cura per la chemioterapia adiuvante per prevenire lo sviluppo di metastasi e aumentare la sopravvivenza
- Avviare uno studio randomizzato di seconda linea sull’attuale chemioterapia in pazienti di tutte le età con ES che stabilisce uno standard e fungerà da piattaforma per testare nuovi agenti
- Avviare studi traslazionali che esaminino le cause alla base della risposta differenziale e della tossicità, nonché i biomarker circolanti in combinazione con i trattamenti sistemici
- Diffondere tutte le scoperte emergenti in collaborazione con i partner dell’EEC e le agenzie esterne e utilizzarle per lo sviluppo di ulteriori strategie per migliorare le conoscenze e i risultati dell’ES
- Coinvolgimento tangibile di pubblico e pazienti nei lavori dell’EEC
E ancora: